Non ce l’ho proprio fatta più: dopo l’ennesima panoramica sugli scontri fra scienziati italiani sulla pandemia, mi sono sentito di scrivere un breve pezzo su clarissa.it, La scienza si fa partito.
Secondo me la causa è il potere acquisito dalla scienza contemporanea. L’avere assegnato a lei l’ultima parola persino nelle decisioni “politiche”. Entrando in politicis ovviamente gli scienziati si schierano partiticamente, presi subito al volo dai partiti che, non avendo più riferimenti ideologici convincenti, ricorrono alla scienza per darsi una linea.
Così quella patologia fra le tre sfere sociali di cui ha parlato così chiaramente Rudolf Steiner è oggi completa, la si vede con assoluta chiarezza.
Non ho parlato in quell’articolo della commistione con il potere economico, perché essa merita un discorso a parte: negli Stati Uniti se ne parla molto, per esempio rispetto ai conflitti di interesse che esistono fra i “valutatori” degli articoli scientifici, con la nota modalità di valutazione peer-to-peer che non è affatto oggettiva come si pretende. Se avrò modo, riprenderò il ragionamento.
Magari si aprisse un dibattito serio su queste cose!
L’ha ripubblicato su apoforeti.
Grazie dell’informazione e della “propagazione”!